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Doppio appuntamento con l’arte

Martedì 27 settembre dalle 20.30 saranno inaugurati due degli allestimenti curati dalla scuola comunale d’arte Ramenghi e dall’associazione Biart Gallery: la mostra Io ho un sogno a Palazzo Vecchio e le dodici nuove Vetrine vestite d’arte.

Interverrà l’assessore alla Cultura Enrico Sama.

Si inizierà dalla Sala di Palazzo Vecchio, che quest’anno si arricchisce delle suggestioni delle opere di Paola Ravaglia e Laura Pagliai, due artiste che hanno sviluppato il loro percorso creativo alla scuola comunale d’arte B. Ramenghi. In questa esposizione, dal titolo Io ho un sogno, sono accomunate dalla «presentazione di lavori che traggono linfa creativa da situazioni presenti, quotidiane, in un esserci per uomo e natura, collocabile tra realtà e sogno – commenta la curatrice Liliana Santandrea, direttrice della Ramenghi –. Opere cariche di riflessioni personali, finalizzate a spalancare la finestra dell’immaginazione su di un universo di infiniti possibili». A presentare la mostra sarà l’esperto d’arte Carlo Polgrossi.

A seguire, partirà l’inaugurazione itinerante delle dodici nuove Vetrine vestite d’arte, allestite dagli artisti della Ramenghi, coordinati da Liliana Santandrea e con la collaborazione dell’associazione culturale Biart Gallery. Gli artisti si sono confrontati sul tema comune del sogno, rifacendosi al noto discorso “I have a dream”, pronunciato da Martin Luther King il 28 agosto del 1963 a Washington, durante una marcia per i diritti civili. Il percorso itinerante sarà animato dal gruppo di improvvisazione 05QuartoAtto.

«Quest’anno gli artisti hanno lavorato con effetti luminosi per ricreare l’inconsistenza e la leggerezza del sogno, e portare il visitatore in quella dimensione percettiva dove convivono razionalità e inconscio – spiega sempre Liliana Santandrea. – Sono stati presi in considerazione quei piccoli e grandi sogni che ci guidano per andare oltre i nostri confini, sogni che sanno rivitalizzare in noi l’energia sopita, che ci fanno spalancare gli occhi, lo sguardo, la mente, che ci aiutano spesso semplicemente a vivere la nostra quotidianità. Così, visitando le vetrine, incontriamo i personaggi che sono diventati i miti di diverse generazioni, alcune attività particolarmente originali, come quella del collezionista di piante carnivore, i sogni dell’infanzia, l’alchimia dell’artista creativo con le diverse tecniche dalla ceramica Raku; alla performance, alla pittura, non potevano mancare il gioco legato alla fortuna e l’attenzione sui valori che mettono al centro l’essere umano. Sogni che per alcuni sono miraggi, per altri coincidono con delle responsabilità.»
La mostra di Palazzo Vecchio sarà visitabile fino al 16 ottobre dal martedì al sabato dalle 15 alle 18, festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. In occasione della Festa di San Michele, 28 e 30 settembre anche dalle 20 alle 23, il 29 settembre e 1 e 2 ottobre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 23.

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